Residenziale

Restauro apparati decorativi
Casa AS, Palermo

 Chi fa il nostro mestiere e si occupa di progettare o restaurare architettura sa che, a volte, le nostre occasioni professionali possono nascondere risvolti improbabili, inciampi, inconvenienti e sorprese. La bravura del tecnico sta, il più delle volte, ad avere già identificato come previsti imprevisti quanto gli si para dinanzi e riuscire a sedare il committente al momento della rivelazione del costo dell’inaspettato. 

Ma… Può capitare di avere la capacità o la fortuna di fare per caso inattese e felici scoperte mentre si sta cercando altro. Horace Walpole nel 1754 coniò il termine serendipity, identificando così l’esatto momento di grazia, neppure sperato, che coglie chi, come uno scienziato ad esempio, scopra certi meccanismi dell’rna lavorando a tutt’altro sui ricci di mare.

Un intervento di routine qui si è trasformato in un felicissimo rinvenimento. 

 

Periodo

Dicembre 2021

Luogo

Palermo

Committente

Privato

Restauro volta

Vittoria Maniscalco

Impresa

Magda s.r.l.s

  

 

 

Costruito nel 1881 dall’ingegnere architetto Salvatore Giandalia Oliva, che ne rimase il proprietario, il Palazzo Giandalia rappresenta uno dei primi edifici realizzati all’imbocco della via Libertà, nuova e prestigiosa strada di espansione urbana tra Ottocento e Novecento.

È verosimile ipotezzarne la realizzazione tra il 1901 e il 1910 su committenza dello ingegnere Giandalia Oliva che in quel periodo ancora vi abitava.

 

 

Da amici veniamo chiamati a progettare un nuovo spazio su soppalco. Registrando un’anomala altezza interna del vano su cui intervenire, verifichiamo l’interpiano dell’edificio, ben maggiore, e qualcosa non quadra; in più l’edificio, realizzato negli ultimi anni dell’800. Era impensabile quindi che gli appartamenti non riflettessero negli interni l’impronta stilistica dei prospetti. Dai ricordi dei proprietari si mette sempre più a fuoco la memoria della decisione paterna di rinnovare l’appartamento, intorno alla metà dei ’50, nascondendo delle vecchie pitture con un corrente controsoffitto piano. 

Dopo la demolizione del controsoffitto sono state evidenti le lavorazioni eseguite per la sua costruzione, per il cui alloggio furono praticati fori lungo due dei lati del perimetro. 

Asportati meccanicamente calce e cemento, il decoro sottostante appariva completamente eroso dalle azioni chimiche.

La parete di prospetto nel tempo ha avuto problemi di infiltrazioni d’acqua, con varie zone di evidenti efflorescenze saline già carbonate creando seri problemi di alterazione cromatiche.

Si è constatato, che il microclima che si è venuto a creare all’interno della volta sigillata dal controsoffitto ha provocato una decoesione della pellicola pittorica su circa il 60% della superficie.




Il Restauro

E’ stato eseguito il consolidamento della pellicola pittorica per mezzo dell’utilizzo della carta giapponese ed una resina acrilica per restauro che non lascia residui lucidi.

La pulitura meccanica per la rimozione degli schizzi da calcinacci è stata eseguita puntualmente mediante l’uso di bisturi.

La rimozione meccanica delle efflorescenze saline, è stata eseguita con selezione delle porzioni del fondo da rimuovere totalmente e parte decorata da spazzolare senza intaccare il disegno.

Le stuccature dei fori della volta e del perimetro sono state eseguite con rinzaffo di tonachino di calce con una granulometria adeguata a supportare lo stucco finale.

E’ stata eseguita la riconfigurazione grafica delle porzioni mancanti, mediante restituzione del disegno mancante, attraverso cartone.

Eseguito il disegno in tutte le lacune, si è scelto di avvalersi di resina acrilica per le velature e di tempera per le ricostruzioni, per un risultato quanto più simile all’originale.