Restauri
Intervento pilota
Templi C ed E di Selinunte
Adagiata su una serie di plateau che digradano sul mediterraneo, Selinunte, la più occidentale delle colonie greche di Sicilia, fu fondata tra il 650 (secondo la datazione di Diodoro XII, 59, 4) e il 627 a.C. (Tucidide VI, 4, 2), da coloni provenienti da Megara Hyblea e da megaresi venuti dalla Grecia. La città divenne ben presto grande e potente, tanto da poter essere considerata, fino al momento della sua prima “distruzione” nel 409 a.C. da parte dei Cartaginesi, come la seconda città di Sicilia. Subì una seconda “distruzione” nel 250 a.C. e da allora divenne soltanto un piccolo insediamento rurale con poche e sporadiche presenze nei periodi successivi. Insediatisi sull’attuale acropoli, i coloni, crearono un vasto abitato a nord, sulla collina di Manuzza, e a ovest, oltre il fiume Selinus, sorsero i santuari extra urbani della zona cosiddetta della Gaggera, mentre sulla collina orientale furono eretti i tre grandi templi dedicati alle divinità poliadi (E, F e G). Ad ovest e a nord si estendevano, infine, le necropoli. Il principe di Torremuzza, primo Custode per il Val di Mazara, al termine dei lavori al Tempio della Concordia, riferendosi a Selinunte, annota: “penso ora di rivolgere le mie cure e rimettere per quanto fosse possibile qualche pezzo dell’antico sorprendente tempio ch’era nella città di Selinunte, le cui macerie sono con stupore riguardate per una meraviglia delle antichità per la sterminata mole della colonna, architravi ed altri pezzi che giacciono in terra”, ma la prematura scomparsa del principe e l’esigua dotazione finanziaria, portarono probabilmente a desistere da questi intenti, di cui comunque non rimane alcun traccia tra i documenti d’archivio.
Periodo
Luglio 2014
Luogo
Selinunte (TP)
Committente
Assessorato Beni Culturali e Ambientali dell’Identità Siciliana
Dipartimento dei
Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Trapani
Collaborazioni
studio De Cola associati di Messina, EUPRO s.r.l. di Ragusa